Carissimo Leonardo (Gennaio 2011)

Carissimo Leonardo (Gennaio 2011)

Carissimo Leonardo, sono seduta vicino a te che stai dormendo penso e torno indietro a qualche anno fa’.
Per tanto tempo io e tuo papa’ siamo stati convinti che tua sorella sarebbe rimasta figlia unica, con nostro grande dispiacere perche’ tutti e due sognavamo di avere una famiglia numerosa. Poi, quando abbiamo capito che Alida stava meglio e anche noi a ruota avevamo preso la strada giusta per affrontare le difficolta’ che si presentavano, abbiamo capito che la voglia di un secondo figlio era troppo grande. Purtroppo sei stato studiato a tavolino. La prima cosa che abbiamo voluto sapere con certezza ancora prima di pensare di concepirti e’ stato sapere se mi avrebbero fatto un taglio cesareo quando dovevi nascere. Questa cosa e’ rimasta impressa anche al ginecologo che me lo ha ricordato diversi anni dopo. Poi quando ancora eri piccolo come un pesciolino parte di te era gia’ disseminato per l’Italia. Quindi quando mancavano ancora diversi mesi dalla tua nascita sapevamo gia’ moltissime cose, che eri sicuramente figlio nostro, che eri un maschietto e che geneticamente eri apparentemente perfetto. Pero’ noi avevamo proprio voglia e bisogno di guardarti dal vivo per rilassarci completamente. La settimana che sei nato Alida ha voluto farci uno scherzo ed ha preso una terribile influenza e cosi’ tuo papa’ dopo averti visto in carne ed ossa e’ tornato a casa per badare a lei e noi siamo rimasti altri 3 giorni, soli soletti in ospedale. Non ci vedevamo spesso, le infermiere ci facevano incontrare quando ne avevamo più bisogno. Siamo stati bravissimi e dopo pochi giorni eravamo a casa.
Finalmente a casa e in quattro.
Ci sembrava di non averti. Mangiavi regolarmente ogni 4 ore e poi ti addormentavi subito dopo la poppata e cosi’ via. Per un periodo di tempo, di sera, ad orari regolarissimi piangevi circa 1 ora e mezza di seguito e poi il momentaccio passava e ritornavi al solito ritmo. In quel periodo dicevo spesso che come te ne avrei voluti altri due e lo confermo anche oggi.
Eri e sei un bambino preciso e determinato. Queste sono le prime qualita’ che sono emerse del tuo carattere. Dal momento che hai imparato a camminare lo hai fatto subito bene e dopo pochi giorni sapevi solo correre ed hai rischiato di romperti il naso. Quando hai iniziato a parlare hai sempre parlato da grande. Adesso che vai a scuola ogni tanto arrivi a casa e ti metti a dire qualche parola come un bimbo piccolo. Alle volte ti vedo troppo grande e spesso mi chiedo se ho sbagliato qualcosa io. Allo stesso tempo pero’ sono sicura che tutte le ore di tutti i giorni da quando sei nato li ho vissuti in funzione tua e di tua sorella e quindi credo vada proprio tutto bene. Hai solo imparato troppo presto a fare tutto da solo, ma questo non dovrebbe danneggiarti più di tanto.
Per un anno sei stato un bambino modello e noi non riuscivamo proprio a capire sapendo bene i geni che ti porti dietro quali sono. Poi, improvvisamente, come tu sai fare, sei cambiato completamente, da calmo e tranquillo sei diventato esagitato. Sei un tenerone, coccolone, emotivo e sensibile all’inverosimile, stai male quando vedi che qualcuno e’ triste o succede qualcosa di negativo; da buon maschietto alle volte vuoi farti vedere e allora ne combini e come se ne combini. Anche le tue maestre ultimamente si lamentano un po’ dei tuoi comportamenti e io spero tanto che sia solo un periodo passeggero. Vorrei, vorrei, vorrei, ma poi mi fermo e penso che hai meno di 4 anni e ti rimane tanto tempo per imparare. Spero di esserti di esempio, di insegnarti tante cose belle e un giorno quando sarai più grande ti faro’ leggere queste righe e allora sono sicura che ti piacera’ sapere che cosa raccontavo alle tue spalle.
Carissimo Leonardo, sei una tra le persone più importanti della mia vita, forse per come sono andate le cose, sei proprio la più importante. Hai cambiato la nostra famiglia o per meglio dire forse senza di te tante cose non sarebbero cambiate. Ti ringrazio per come sei, hai preso tutto il meglio e quasi tutto il peggio di mamma e papa’, sei bellissimo cosi’ e sono orgogliosa di te.

Silvana Grasso